venerdì 31 gennaio 2014

Dintorni di Ushuaia – ARGENTINA


potenza del vento fuegino

Hola Amigos,
verso il ghiacciaio Albino
abbiamo deciso di fermarci qualche giorno ad Ushuaia per fare alcuni trekking in giornata nelle vicinanze e quindi eccoci di nuovo con lo zaino in spalla, anche se questa volta molto piu’ leggero. Non ci piace soffrire ma nello stesso tempo siamo proprio attirati da questa natura cosi' severa.

Il primo trekking lo abbiamo fatto al ghiacciaio “Albino” – quota 932mt - passando per il bel lago “Esmeralda”, camminata tranquilla sempre accompagnati dal fango e questa volta da parecchia neve nell’ultima parte. La Terra del fuoco e’ caratterizzata da parecchie montagne e laghi ed in estate e’ meta turistica di molti sudamericani che arrivano fin quaggiu’ anche solo per la frescura del clima (ultima settimana la mattina verso le 8 media di 6gradi). Pensate che qua nevica tutto l’anno.
laguna Esmeralda



verso laguna "Los Tempanos"





Il secondo trekking e’ stato fatto al lago “Los Tempanos” – contornato dal bel ghiacciaio Vinciguerra -, alla laguna “Encantada” 
 







laguna "Los Tempanos" con dietro il ghiaccio Vinciguerra


e alla cima "Esfinge" quota 1.298mt.



l’acqua qua e’ onnipresente per la gioia degli uccelli e dei castori ed un po’ meno dei trekkers
 Il paesaggio e’ molto bello e ora la fioritura e’ al massimo dei suoi colori e perfino con la meteo abbiamo avuto fortuna perche’ nei trekking, tra una nuvola e l’altra, non ha mai piovuto.






Con la toyota invece siamo andati ad est di Ushuaia (circa 123km) a fare la bella pista “RCj” che porta all’Estancia Moat e pochi km dopo la strada finisce presso la gendarmeria navale: qua e’ il  punto piu’ a sud del continente raggiunto con la nostra toyota.

Da qua in poi iniziera’ la risalita verso il nord ma…. non subito perche’ oggi nel pomeriggio (trovato un last minute) ci imbarcheremo sulla nave rompighiaccio russa “Ioffe”(riadattata a trasporto persone) per andare in Antartide, il viaggio sara’ di 19 giorni col seguente itinerario: Isole Malvinas (Falckland), Isola South Georgia, Isole Shetland, Peninsula di Antartide e ritorno dal passaggio di Drake, ovviamente TUTTO tempo permettendo! A risentirci quindi dopo il 19 febbraio con la speranza di potervi raccontare molto ma soprattutto farvi vedere delle belle foto.  
 

lunedì 27 gennaio 2014

Incontri particolari in ARGENTINA



INCONTRO CON ISABELLE & FRANCIS - Francia.
E' nata una bella amicizia coi francesi Isabelle e Francis, viaggiano sul loro camper che e' anche la loro UNICA casa; si sono conosciuti in seconde nozze ed hanno iniziato a viaggiare per poi vendere tutto, sposarsi e riviaggiare. Sono molto felici e dicono che ogni giorno il loro giardino fuori casa cambia, caspita non ci avevamo mai pensato ma viaggiando e' proprio vero che spostandoti con la tua casina hai panorami sempre diversi. E poi che coraggiosi vendere tutto e vagabondare!!


INCONTRO CON LINDA & JHON - Alaska
Mitico incontro con la coppia dell'Alaska Jhon & Linda, lui 73 e lei 62 anni viaggiatori da una vita e pensate che lavorano ancora - lei nella confezione dei salmoni e lui nella costruzione delle tipiche abitazione in Alaska chiamate "block" - infatti rientreranno a casa per la loro stagione estiva. Cosa dire se non che ci hanno veramente colpito anzitutto per la loro grande "casa viaggiante" all'interno tutta in legno, confortevole ed addirittura con la stufa a legna e poi per la loro grinta e mente giovane ed aperta. Cercheremo di prendere esempio da loro quando la vecchiaia ci verra' incontro!

 

lunedì 20 gennaio 2014

trekking a “los dientes de Navarino” Isola di Navarino - CILE



LAGUNA MARTILLO

Hola Amigos,
eccoci di ritorno dal trekking piu’ a sud del mondo sull’Isola di Navarino in territorio cileno che effettua il periplo delle meravigliose torri rocciose del “Cordon de los dientes”, attraversando una spettacolare regione selvaggia caratterizzata da cordigliere di nuda roccia e centinaia di laghi. 
dal Cerro Bandera verso la laguna Salto
Partiti da Ushuaia con una barchetta (passaggio davvero costoso) abbiamo attraversato il canale di Beagle per raggiungere in mezz’ora Puerto  Navarino e da qua con fuoristrada abbiamo raggiunto via costa la cittadina di Puerto Williams considerata dai cileni la citta’ piu’ a sud del mondo (c’e’ proprio antagonismo tra i cileni e gli argentini!). 
nella bufera di neve
Primo giorno da panico: aspettando la barca abbiamo appoggiato lo zaino vicino ad un termosifone che ci ha fuso un pezzo dello spallino dello zaino,  poi sistemato con dei cordini (poteva andare peggio!) – dimenticati totalmente che tra l’Argentina ed il Cile nessun tipo di cibo fresco puo’ passare: noi avevamo gli zaini pieni! Per fortuna il doganiere e’ stato clemente e non ci ha sottratto nulla, abbiamo solo dovuto mangiare mele e carote perche’ troppo in vista. 
laguna del Paso
Partiti di lunedi pomeriggio verso le ore 15.00 belli freschi, con zaini pesanti e per fortuna senza sapere le condizioni meteo che ci aspettavano; tutto sommato ci e’ andata bene perche’ camminando non abbiamo mai preso l’acqua pero’ nei 6 giorni di trekking per un totale di circa 53km siamo stati accompagnati da TUTTI I TEMPI ossia sole, pioggia, neve, grandine ed in ultimo il vento che la seconda notte ci ha tenuti svegli obbligandoci poi all’alba a smontare tutto in fretta e furia (danneggiandoci la tenda con strappo di cordini e piegatura di un montante) e a partire con una piccola bufera di neve e poi grandine.
Da non dimenticare anche il fango che ogni giorno ci ha accompagnato (fortunati di avere con noi le ghiette e scarponi in plastica) anche in tratti di salita impegnativi: immaginatevi carichi con gli zaini, in salita nel bosco ingarbugliato di alberi ed il fango che vi ostacola.. tutta un’avventura,  ammettiamo pero’ che alcune volte le tracce infangate ci hanno aiutato a rimanere sul percorso non sempre segnalato.
inizio discesa verso la laguna Guanacos
Parliamo ora dei paesaggi: SPETTACOLARI!! Diciamo che meteo a parte vale proprio la pena fare il trekking perche’ il paesaggio e’ sempre bello e particolare dall’inizio alla fine; si parte dal livello del mare e si raggiunge un massimo di quota di circa 830mt attraversando diversi passi e laghi incantevoli.
Altra cosa difficile e’ fotografare: stai per fare la foto ed il sole scompare, metti via la macchina e riesce.. insomma una lotta continua da farti camminare con l’apparecchio in mano pronto allo scatto.
Al rientro dall’escursione abbiamo pernottato al giovanile ostello “La Juwa” dove abbiamo incontrato altri viaggiatori locali e non, e con meraviglia abbiamo conosciuto  Luca di Venezia in viaggio per 3mesi col quale abbiamo fatto una bella chiacchierata.
indios liberi e felici prima dell'arrivo dei bianchi
Su questa isola vi e’ anche un interessante museo sulla storia degli indios yaganes che vivevano felicemente sull’isola nudi  (si cospargevano il corpo di grasso per proteggersi dal freddo) cibandosi di caccia e pesca ma che iniziarono a morire con l’arrivo dei bianchi che con l’intento di evangelizzarli e civilizzarli li sterminarono.
Prossima tappa: altri trekking in Ushuaia.. oramai ci stiamo affezionando al fango e alla meteo pazza!
FELICI all'arrivo del trekking di 6giorni - circa 53km

venerdì 10 gennaio 2014

Parco Nazionale Tierra del fuego - ARGENTINA




Hola Amigos,
dal bel parco nazionale Tierra del fuego (il parco piu’ a sud dell’Argentina) creato nel 1960 per salvaguardare la natura sub-antartica e situato a circa 11km ad ovest di Ushuaia, noto anche per la fine della ruta n. 3 che parte da Buenos Aires arrivando fino a qua con 3.079km. Unico parco argentino ad avere la particolarita’ di avere mare, foreste e  montagne ed in questo periodo e’ molto colorato per i suoi fiori; anche la fauna abbonda con diverse specie di animali, anche marini, pero’ la soubrette qua e’ il castoro considerato un flagello dalle autorita’ argentine e cilene (e da noi trekkers) e quando si parla di lui si dice “errar es humano”. Nel 1946 furono introdotte nella terra del fuoco 25 coppie di castori canadesi con l’intento di farne animali da pelliccia ma fu un fallimento perche’ non si penso’ che nel sud america non esistevano predatori naturali del castoro (orso, lupo e lince)  permettendogli quindi di riprodursi rapidamente causando un grave squilibrio nell’ecosistema. Tagliano gli alberi per alimentarsi delle foglie e della corteccia e per costruire le dighe dove vivere con la loro famiglia, peccato che la foresta fuegina e’ vulnerabile perche’, a differenza dei boschi canadesi, che convivono serenamente coi castori, qua gli alberi una volta tagliati non ricrescono piu’ e non sono adatti a vivere in ambienti inondati, per questo quando si forma la diga l’albero muore.
salendo verso il Cerro Guanaco
Abbiamo trascorso 5 giorni nel parco riuscendo a fare tutti i trekking, ben segnalati, anche grazie alla nostra pazienza di aspettare nei 2 giorni di pioggia; paesaggio molto bello e diverso dal nostro, ti sembra di essere in alta montagna invece sei al livello del mare, ma ahime’ qua abbiamo conosciuto la torba bagnata. Se in Europa si usano le ghiette principalmente per la neve qua si usano per il pantano; infatti spesso sul percorso si incontrano tratti bagnati (notare che e’ quasi impossibile uscire dal sentiero per la foresta fitta) dove si sprofonda anche fino alle ginocchia. Fango a parte ne vale la pena! 
salendo verso il Cerro Guanaco
Il trekking chiamato “Cerro Guanaco” con dislivello di 979mt ti porta in punta con vista mozzafiato a 360gradi sul canale di Beagle con le sue isole e dall’altra parte sulla cordillera di Darwin. Panoramico anche il trekking chiamato “Senda Costera” che si snoda lungo la costa  per circa 8km con squarci sul mare da favola. 
nel parco
 Felici di aver raggiunto il nostro obiettivo di camminare in questo bel parco guardiamo gia’ avanti dove ci aspetta il trekking piu’ a sud del mondo precisamente all’Isola di Navarino in Cile (tempo permettendo?!. Hasta la vista.

sabato 4 gennaio 2014

Ushuaia - ARGENTINA



imbarco per lo stretto di Magellano

Hola Amigos,
lasciati i nostri cari pinguini di Cabo Virgenes abbiamo fatto tappa per la notte sul confine col Cile, con vento fortissimo, nella zona dei vulcani dove si trova un meraviglioso laghetto azzurro/verde incastonato in un cratere di rocce vulcaniche colorate chiamato “laguna azul”: molto bello. L’indomani abbiamo varcato il confine e siamo entrate in Cile: pensate che tra la Argentina ed il Cile non si possono trasportare latticini, verdura, frutta, carne e souvenirs in legno quindi ci sono accurati controlli di doganieri coi cani e se per caso trovano qualcosa di nascosto danno multe salate (dei francesi coi camper avevano nascosto cibo ed hanno pagato 300,00 euro di multa); abbiamo preferito non nascondere nulla onde evitare questo spiacevole inconveniente!

Arrivati al famoso “Stretto di Magellano” (per chi non lo sapesse si chiama cosi perche’ e’ proprio il portoghese Fernando Magellano che lo ha scoperto per primo nel 1520) abbiamo dovuto aspettare 5ore perche’ le acque erano troppo agitate ed il battello non si muoveva, finalmente alle 19 abbiamo attraversato lo stretto ricco di storia e di fama per essere sempre abbastanza mosso.!
Attraversato lo stretto ci si trova nella “Terra del fuoco”, immaginate una grande isola che si trova all’estremita’ meridionale del sud America e deve il suo nome a Magellano che  arrivando rimase colpito dagli enormi
arrivo ad Ushuaia
falo’ che gli indigeni avevano acceso sulla spiaggia. In realta’ si tratta di un'isola desolata battuta dalle tremende tempeste che si scatenano a Capo Horn dove l'Atlantico e il Pacifico si incontrano, l'isola ha quindi un clima molto freddo e ventoso!
E finalmente dopo ben 224 di  viaggio arriviamo alla mitica Ushuaia
eccoci ad USHUAIA
conosciuta da tutti per essere la citta’ piu’ a sud del mondo (non concordano i cileni che dicono essere Puerto Williams sull’isola di Navarino) che ci accoglie con tempo decisamente invernale ossia vento gelido e pioggia battente. Questa tranquilla cittadina si affaccia sullo stretto di Beagle ed e’ contornata da montagne appuntite quasi sempre coperte dalle nuvole, ma la strada non finisce qua e continua fino a Lapataia nel parco nazionale “Tierra del fuego” nostra prossima meta del viaggio.
Ushuaia





mercoledì 1 gennaio 2014

Cabo Virgenes - ARGENTINA



Hola Amigos,
dopo circa 110km di pista con buche siamo arrivati a Cabo Virgenes, si trova sull’Oceano Atlantico ed oltre ai giacimenti petroliferi ci sono un faro costruito nel 1904 ed una bella pinguineria. La prima notte essendo arrivati tardi abbiamo dormito vicino alla casa della Marina Navale, con tanto di permesso,  invece la notte del 31 dicembre l’abbiamo trascorsa nella pinguineria coi pinguini, che bello.. solo noi e loro!!!
Questa mattina alle 6.30 siamo andati a vederli mentre andavano in mare per la pesca.
che bello si va al mare!
Da qua inizia anche la mitica ruta 40 che va ad ovest dell’Argentina per poi risalire le Ande fino alla Bolivia
Ed in ultimo per farvi sorridere eccoci il 31 dicembre in tenuta di gala per il gran cenone