A Robert nostro amico scomparso tragicamente il 02 aprile 2014
Fitz Roy visto dalla laguna de los tres |
Hola a todos,
eccoci a “El
Chalten” la capitale argentina dei trekkers dove si trovano le mitiche montagne
“Fitz Roy” e “Cerro Torre”; questo piccolo paesino abitato da circa 700 persone e’ nato solo nel 1985 e voluto
dai politici argentini per la rivendicazione dei confini col Cile. Infatti il
Cile e l’Argentina per molti anni hanno discusso per una linea di confine
finale lungo la catena andina e solo da poco hanno definito il tutto. Siamo
fuori stagione quindi pochi negozi aperti e tutto molto piu’ tranquillo, il
clima e’ abbastanza fresco ma non c’e’ vento e riusciamo a fare tutti i nostri
trekking previsti sempre accompagnati da buon tempo: che fortuna!
Cerro Fitz Roy mt. 3.405
Il “Cerro Chalten”
come era chiamato dagli indigeni (significa montagna di fumo perche’ spesso
avvolta nella nebbia) venne scalato per la prima volta nel 1952 dall’alpinista
francese Lionel Terray accompagnato da Guido Magnone e dall’altrettanto grande
alpinista Jacques Poincenot che mori annegato nel fiume “Las Vueltas”. Montagna patagonica andina, come il Cerro
Torre, di difficile ascesa per le condizioni climatiche spesso estreme.
Salendo verso il lago "de los tres"
Che fortuna aver visto il Fitz Roy con questa GRAN giornata
Cerro Torre mt. 3.102
Questa torre, che
da ogni lato ha minimo 900mt di granito verticale, e’ conosciuta nel mondo
intero per la prima salita, tanto discussa, del nostro alpinista italiano
Cesare Maestri.
Nel 1959 la spedizione italo-austriaca formata da Cesare
Maestri, Cesarino Fava (che rimane al campo base per supporto) e Toni Egger
parte per la salita al Torre e durante la discesa quest’ultimo muore travolto
da una valanga portando via con se la macchina fotografica unica prova del
successo. Maestri racconta di aver raggiunto la cima il 31 gennaio ma in seguito le contraddizioni
sulla descrizione della salita, la mancanza di prove fotografiche e di tracce
sulla parte alta della parete danno vita a seri dubbi della veridicita’
dell’ascensione ed e’ motivo di discussione tra chi ci crede e non.
Maestri
ritorna al Torre nel 1970 (mosso dai dubbi sulla salita del 1959 ed a seguito
dell’affermazione di Mauri alla stampa di ritorno da un ennesimo tentativo
fallito dicendo “torno dall’inviolato Cerro Torre” mettendo in discussione la
salita del ‘59) salendo per una nuova via, portando con se un martello
compressore di circa 200kg per attrezzare la parete, giungera’ fino al termine
della parete rocciosa senza salire il fungo di ghiaccio terminale della
montagna (secondo Maestri il ghiaccio non faceva parte della montagna) – anche
in questo caso ci furono polemiche. Ad oggi il compressore rimane appeso sulla
parte alta della via mentre i chiodi a pressione sono stati tolti da 2
alpinisti americani solo 2 anni fa dando vita, a loro volta, ad un’accesa
discussione in paese perche’ secondo alcuni non si doveva toccare nulla perche’
parte della storia, invece secondo altri andrebbe portato via anche il
compressore. Noi venuti a conoscenza della vicenda abbiamo chiesto ai guardiaparco di poter vedere i
chiodi a pressione ed in cambio di un pacchetto di buoni spaghetti integrali
italiani hanno esaudito il nostro
desiderio.
Prima ascensione
indiscussa al Cerro Torre il 13 gennaio 1974 dai nostri ragni di Lecco: raggiunsero
la vetta Daniele Chiappa, Mario Conti, Casimiro Ferrari e Pino Negri.
Abbiamo fatto il bel
trekking che raggiunge la laguna Torre con gran vista sul Cerro Torre
Vista del Torre e del
Fitz Roy dal mirador
Loma del pliegue tumbato mt. 1.490
Non ancora
soddisfatti di quanto visto abbiamo fatto l’ultimo trekking su questa sella con
vista a 360gradi e gran sole, grazie "El Chalten"
abbiamo anche pestato un bel po' di neve, ma siamo felici!
ed in ultimo festeggiamo con una buona birra rossa locale dal nostro amico Juan alla cafeteria "El Mirador", da notare la ns foto sul desktop del pc, prima di riprendere il nostro viaggio verso il lago San Martin. Hasta luego.
Sono a bovegno saluti da tutti.
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