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Insenatura del lago San Martin |
Hola Amigos,
lasciamo la bella
cittadina di “El Chalten” per portarci al lago “San Martin” tra le montagne
andine sul confine col Cile e fin da subito siamo affascinati dal paesaggio e non sappiamo ancora i bei giorni che ci
aspettano nelle tre estancias a contatto con i gauchos. Il lago e’ sia in
territorio argentino che cileno e dalla parte argentina si chiama “San Martin”
mentre dalla parte cilena e’ chiamato “O’ Higgins”, una vera perla per i suoi
diversi colori stupendi e da noi denominato “il ragno” perche’ ha 9
insenature somiglianti a lunghe zampe.
Arrivati al lago la pista si divide in due: a nord ed a sud del bacino,
decidiamo di iniziare da nord seguendo la pista 31 che scopriamo terminare
nella estancia “Cancha Rayada”.
Estancia Cancha Rayada (ex La Hevia) di 22.000ettari
Infatti non
sappiamo bene dove finisce la pista perche’ purtroppo le cartine stradali sono
praticamente tutte sbagliate e quindi inaffidabili, fortunatamente si alternano
negli errori; percorriamo km e km tra le affascinanti montagne con strane
formazioni rocciose e gran colori del sole verso il tramonto
e dopo un guado
con 4x4 raggiungiamo la estancia in riva al lago blu accolti dal gaucho.. un
po’ stupito nel vederci. Si chiama Sebastian e ci invita in casa a bere il mate
spiegandoci che e’ nuovo del posto perche’ c’e’ appena stato un cambio di
proprieta’ della fattoria che in precedenza purtroppo e’ stata molto trascurata;
si riparte quindi da capo come se fosse nuova, con l’aggiunta che si deve
radunare tutto il bestiame diventato oramai selvaggio.
Con lui ci sono Marco e
Cesar due gauchos cileni, venuti temporaneamente dal Cile con un viaggio di 5
giorni a cavallo tra le montagne, per aiutarlo e ci raccontano cosa fanno
durante la giornata: a cavallo e con parecchi cani spaziano nella proprieta’ a
cercare i cavalli ed i bovini selvaggi, li catturano col lazo tagliano le corna
ai bovini (perche’ non facciano male ai cani ed all’uomo)
e castrano a vivo i tori ed i cavalli per
controllarne le nascite e renderli piu’ docili. Immaginate il ns disappunto per
quest’ultima pratica dolorosa per l’animale, ma qua fanno tutti cosi; li
vedremo all’opera e vi assicuriamo che la cattura anche di un solo animale richiede
parecchie ore
di inseguimento e molta
abilita’.
Toyota tra i colori.
Lago San Martin con la bella casa del proprietario dell'estancia.
Peninsula "Chacabuco"
Sulla pista per la estancia "Cancha Rayada"
In serata arriva
Hernan un ragazzo che l’indomani partira’ da
qua per andare a piedi alla estancia “La Josefina”, raggiungibile solo a piedi
o con la barca, portando con se 4 galline, 1 gallo, 1 gatto e 2 cani: anche per
lui inizia la nuova avventura lavorativa alla fattoria e su nostra domanda:”in
quante ore la si raggiunge a piedi?” risponde “non l’ho mai fatta ma penso 3
ore”.
Estancia La Josefina di 20.000ettari
Decidiamo di
accompagnarlo e l’indomani mattina viene diviso il carico degli animali: Loris
porta 3 galline, io il gallo e qualche kg di carne ed Hernand 1 gallina ed il gatto; pensiamo sia una
fortuna che i 2 cani camminino da soli (falso perche’ ci caricheremo anche il
cucciolo nei guadi e passaggi piu’ impegnativi).
Cesar conoscitore
della zona ci spiega la strada da fare e per sicurezza Sebastian ci accompagna
fino al passo da dove si vede il torrente Caracole che dovremo attraversare
(caspita ci andava anche il guado!).
L’avventura inizia
verso le 10 e dopo circa un ora di cammino arriviamo al torrente dove scopriamo
che i guadi da passare sono bensi 3, all’ombra e con acqua super gelata; eccoci
cosi a guadare con tutta la fattoria al seguito.
Ogni tanto una
piccola pausa per riposare ed ammirare il bel lago San Martin
Dopo sei ore ed un
quarto di cammino (meno male che erano 3?) arriviamo finalmente nella
meravigliosa estancia in riva al lago dove ci aspetta Daniel, compagno di
lavoro di Hernan, che felice di vederci ci prepara asado di carne con pane
fatto in casa.
Ovviamente per noi
ritornare indietro e’ troppo tardi quindi dormiamo qua, purtroppo senza sacchi
a pelo, e la notte sara’ lunga e molto ma molto fresca.
Il lago San Martin visto dall'estancia
ed i preziosi alberi che la proteggono dal vento.
Il giorno successivo al ritorno raccogliamo i frutti della rosa canina che Hernand
dice essere buoni per la marmellata e di rientro alla “Cancha Rayada” su
direzione di Marco Loris fa la composta.
Estancia El Condor di 40.000ettari
Lasciati i nostri
nuovi amici con la promessa di rivederci ci portiamo a sud del lago fino a
raggiungere questa estancia che a differenza della altre due e’ turistica; siamo
in bassa stagione e quindi e’ chiusa al turismo ora abitata solo da Sergio ed il suo cane Corbata che
ci accoglie molto bene invitandoci subito da lui e dandoci notizie interessanti
della zona, flora e fauna: gli diremo che per noi e’ come un “libro
aperto”. L’estancia ha diversi sentieri
da percorrere a piedi o a cavallo per i clienti e ci spiega di aver avuto
l’ordine di non far entrare estranei .. ma per noi fa’ un’eccezione e ci da’ informazioni
sulle varie mete da raggiungere; noi per contraccambiare, visto che adora la
nostra cucina, cucineremo ogni sera a cena piatti italiani da fargli leccare i
baffi! Da notare sulla foto che qua si inizia finalmente a riciclare.
Trekking alla
laguna Corazon
Camminata di circa
3 ore per raggiungere questa bella laguna che ha la particolarita’ di essere
incastonata tra montagne colorate perche’ ricche di minerali
Sembrano montagne
pitturate
In mezzo alle
montagne colorate
Trekking alla casa
colonica Puesto la Nana
Quando avevo letto
la storia di questa casa colonica ero rimasta affascinata e ci tenevo proprio a
visitarla, ed ora eccoci qua; la storia racconta del temerario inglese Jimmy
Radburn che fu mandato in Sudamerica dai genitori perche’ troppo irruento, fin
da subito si rivelo’ pero’ essere un gaucho brillante fino ad avere i cavalli
piu’ belli della zona. Un giorno rapi’ Juana (col suo consenso) la figlia
indigena del capo villaggio dei Tehuelches e fuggi’ venendo a vivere in questo piccolo
paradiso, raggiungibile solo a piedi o via lago, con la sua nuova compagna dove
nacquero nove figli. Qua e' dove vissero Jimmy e Juana.
La casa costruita
di fango e paglia oggi e’ in rovina ma per fortuna e’ in progetto la sua
restaurazione, il tetto e’ in parte caduto ma si possono visitare ancora gli
interni davvero interessanti.
Ultimi giorni di autunno
Lago San Martin con la penisola martello
Trekking alla condorera
Questo trekking e’
in parte nel bosco, ora spoglio per la stagione, con belle vedute sul lago San
Martin e nella zona ci sono parecchie pareti rocciose dove nidificano i condor.
Panorama dall'alto della condorera 1
Il nostro viaggio
prosegue a nord alla ricerca di un clima piu’ mite, infatti facciamo sempre
piu’ fatica a lasciare le stufe calde delle estancias; con rammarico dobbiamo
saltare il selvaggio parco nazionale “Perito Moreno” su confine col Cile
perche’ chiuso per il periodo invernale, ma ci ritorneremo.