lunedì 26 maggio 2014

UN anno di viaggio festeggiato ai laghi Posadas e Pueyrredon (reg. Santa Cruz) - ARGENTINA


lago Posadas

Hola Amigos,
oggi festeggiamo 1 anno del nostro grande viaggio, infatti sono ben 365 giorni che siamo partiti da casa nostra con la toyota; inutile dire che il tempo e’ volato e che ci sembra  di essere partiti ieri da Challand per l’imbarco ad Anversa. Fino ad ora siamo stati fortunati perche’ tutto e’ proseguito per il verso giusto ma soprattutto noi stiamo bene e siamo felici. Da notare il festeggiamento “on the road” con pic-nic in macchina perche’ fuori fa freddo.

Avevamo deciso di allontanarci dalle montagne andine con l’avvicinarsi dell’inverno ed invece eccoci di nuovo qua a curiosare questa zona; questi due bei laghi sono sul confine col Cile e sono divisi unicamente da una piccola striscia di terra dove passa la pista per le auto; sono di colore diverso e incastonati in strane montagne rocciose alte e panettoni colorati. 
L'arco de pedra nel lago Posadas

L’impressionante canyon “la garganta del rio oro”

Paesaggio colorato

Nostro punto tappa per la notte sulla pista 41.

Ed ora il nostro grande viaggio continua verso il sito di arti rupestri “la cueva de las manos”.

domenica 25 maggio 2014

Gobernador Gregores (reg. Santa Cruz) - ARGENTINA


il Cerro Ventana

Hola Amigos,
questa tranquilla cittadina doveva essere fatta solo di passaggio per rifornimento gasolio e cibo ed invece per una piccola coincidenza siamo rimasti qua per 4 giorni ospiti di una bella famiglia che ci ha fatto sentire proprio come a casa nostra. Ma raccontiamo come e’ andata: dovevamo caricare la nostra bombola di gas di riserva ed abbiamo chiesto informazioni ad una signora in un negozietto di ricambi auto che prontamente ha subito fatto delle telefonate per informarsi e salutarci spiegandoci la strada per andare dal nipote Rulo. Nell’incontrarlo abbiamo subito percepito la bonta’ e la simpatia del ragazzo e cosi e’ stato: ci ha invitato a parcheggiare la toyota nella fattoria aprendoci le porte di casa come se fosse nostra. La famiglia e’ composta dai 3 fratelli Rulo, Dario e Fabian che lavorano nella propria azienda di trasporti “San Roman” e sono supportati dall’affezionato zio Celestino che li aiuta nel tempo libero dal suo lavoro di autista di autoambulanze. Da non dimenticare le due zie “tutto pepe” Ambra del negozio ricambi e Kata esperta cuoca di dolci e composte (grazie per i vasetti di marmellata). Anche qua, su grande richiesta di tutti, abbiamo dato del nostro meglio in cucina cucinando ogni giorno pasta con sughi diversi e l’ultima sera siamo stati ospiti da parenti ed amici per cena a base di asado e verdure… fino a tarda notte. Un grande GRAZIE a tutti per la loro ospitalita' ma in particolare a RULO per la sua disponibilita' ed amicizia.

Arrivando alla cittadina di Gobernador si nota subito in lontananza questa strana formazione rocciosa, si tratta del  “Cerro Ventana” di origine vulcanica, con tanti colori

ed una finestra naturale
Vista da versanti diversi la montagna cambia totalmente
A fatica lasciamo i nostri nuovi  amici che vorrebbero ci fermassimo di piu' da loro e proseguiamo a nord con destinazione  lago Posadas.

martedì 20 maggio 2014

Estancias Cancha Rayada, La Josefina e El Condor (reg. Santa Cruz) - ARGENTINA


Insenatura del lago San Martin

Hola Amigos,
lasciamo la bella cittadina di “El Chalten” per portarci al lago “San Martin” tra le montagne andine sul confine col Cile e fin da subito siamo affascinati dal paesaggio  e non sappiamo ancora i bei giorni che ci aspettano nelle tre estancias a contatto con i gauchos. Il lago e’ sia in territorio argentino che cileno e dalla parte argentina si chiama “San Martin” mentre dalla parte cilena e’ chiamato “O’ Higgins”, una vera perla per i suoi diversi colori stupendi e da noi denominato “il ragno” perche’ ha 9 insenature somiglianti a lunghe zampe.
Arrivati al lago la pista si divide in due: a nord ed a sud del bacino, decidiamo di iniziare da nord seguendo la pista 31 che scopriamo terminare nella estancia “Cancha Rayada”.


Estancia Cancha Rayada (ex La Hevia) di 22.000ettari
Infatti non sappiamo bene dove finisce la pista perche’ purtroppo le cartine stradali sono praticamente tutte sbagliate e quindi inaffidabili, fortunatamente si alternano negli errori; percorriamo km e km tra le affascinanti montagne con strane formazioni rocciose e gran colori del sole verso il tramonto
e dopo un guado con 4x4 raggiungiamo la estancia in riva al lago blu accolti dal gaucho.. un po’ stupito nel vederci. Si chiama Sebastian e ci invita in casa a bere il mate spiegandoci che e’ nuovo del posto perche’ c’e’ appena stato un cambio di proprieta’ della fattoria che in precedenza purtroppo e’ stata molto trascurata; si riparte quindi da capo come se fosse nuova, con l’aggiunta che si deve radunare tutto il bestiame diventato oramai selvaggio.
Con lui ci sono Marco e Cesar due gauchos cileni, venuti temporaneamente dal Cile con un viaggio di 5 giorni a cavallo tra le montagne, per aiutarlo e ci raccontano cosa fanno durante la giornata: a cavallo e con parecchi cani spaziano nella proprieta’ a cercare i cavalli ed i bovini selvaggi, li catturano col lazo tagliano le corna ai bovini (perche’ non facciano male ai cani ed all’uomo)  e castrano a vivo i tori ed i cavalli per controllarne le nascite e renderli piu’ docili. Immaginate il ns disappunto per quest’ultima pratica dolorosa per l’animale, ma qua fanno tutti cosi; li vedremo all’opera e vi assicuriamo che la cattura anche di un solo animale richiede parecchie ore  di inseguimento e molta abilita’.

Toyota tra i colori.
Lago San Martin con la bella casa del proprietario dell'estancia.
Peninsula "Chacabuco"
Sulla pista per la estancia "Cancha Rayada"
In serata arriva  Hernan un ragazzo che l’indomani partira’ da qua per andare a piedi alla estancia “La Josefina”, raggiungibile solo a piedi o con la barca, portando con se 4 galline, 1 gallo, 1 gatto e 2 cani: anche per lui inizia la nuova avventura lavorativa alla fattoria e su nostra domanda:”in quante ore la si raggiunge a piedi?” risponde “non l’ho mai fatta ma penso 3 ore”.

Estancia La Josefina di 20.000ettari
Decidiamo di accompagnarlo e l’indomani mattina viene diviso il carico degli animali: Loris porta 3 galline, io il gallo e qualche kg di carne ed Hernand  1 gallina ed il gatto; pensiamo sia una fortuna che i 2 cani camminino da soli (falso perche’ ci caricheremo anche il cucciolo nei guadi e passaggi piu’ impegnativi).  
Cesar conoscitore della zona ci spiega la strada da fare e per sicurezza Sebastian ci accompagna fino al passo da dove si vede il torrente Caracole che dovremo attraversare (caspita ci andava anche il guado!).

L’avventura inizia verso le 10 e dopo circa un ora di cammino arriviamo al torrente dove scopriamo che i guadi da passare sono bensi 3, all’ombra e con acqua super gelata; eccoci cosi a guadare con tutta la fattoria al seguito.
Ogni tanto una piccola pausa per riposare ed ammirare il bel lago San Martin
Dopo sei ore ed un quarto di cammino (meno male che erano 3?) arriviamo finalmente nella meravigliosa estancia in riva al lago dove ci aspetta Daniel, compagno di lavoro di Hernan, che felice di vederci ci prepara asado di carne con pane fatto in casa.

Ovviamente per noi ritornare indietro e’ troppo tardi quindi dormiamo qua, purtroppo senza sacchi a pelo, e la notte sara’ lunga e molto ma molto fresca.
Il lago San Martin visto dall'estancia
ed i preziosi alberi che la proteggono dal vento.

Il giorno successivo al ritorno raccogliamo i frutti della rosa canina che Hernand dice essere buoni per la marmellata e di rientro alla “Cancha Rayada” su direzione di Marco Loris fa la composta.
Estancia El Condor di 40.000ettari
Lasciati i nostri nuovi amici con la promessa di rivederci ci portiamo a sud del lago fino a raggiungere questa estancia che a differenza della altre due e’ turistica; siamo in bassa stagione e quindi e’ chiusa al turismo ora abitata solo da Sergio ed il suo cane Corbata che ci accoglie molto bene invitandoci subito da lui e dandoci notizie interessanti della zona, flora e fauna: gli diremo che per noi e’ come un “libro aperto”.  L’estancia ha diversi sentieri da percorrere a piedi o a cavallo per i clienti e ci spiega di aver avuto l’ordine di non far entrare estranei .. ma per noi fa’ un’eccezione e ci da’ informazioni sulle varie mete da raggiungere; noi per contraccambiare, visto che adora la nostra cucina, cucineremo ogni sera a cena piatti italiani da fargli leccare i baffi! Da notare sulla foto che qua si inizia finalmente a riciclare.

Trekking alla laguna Corazon
Camminata di circa 3 ore per raggiungere questa bella laguna che ha la particolarita’ di essere incastonata tra montagne colorate perche’ ricche di minerali

Sembrano montagne pitturate

In mezzo alle montagne colorate

Trekking alla casa colonica Puesto la Nana
Quando avevo letto la storia di questa casa colonica ero rimasta affascinata e ci tenevo proprio a visitarla, ed ora eccoci qua; la storia racconta del temerario inglese Jimmy Radburn che fu mandato in Sudamerica dai genitori perche’ troppo irruento, fin da subito si rivelo’ pero’ essere un gaucho brillante fino ad avere i cavalli piu’ belli della zona. Un giorno rapi’ Juana (col suo consenso) la figlia indigena del capo villaggio dei Tehuelches e fuggi’ venendo a vivere in questo piccolo paradiso, raggiungibile solo a piedi o via lago, con la sua nuova compagna dove nacquero nove figli. Qua e' dove vissero Jimmy e Juana.

La casa costruita di fango e paglia oggi e’ in rovina ma per fortuna e’ in progetto la sua restaurazione, il tetto e’ in parte caduto ma si possono visitare ancora gli interni davvero interessanti.

Ultimi giorni di autunno
Lago San Martin con la penisola martello
Trekking alla condorera
Questo trekking e’ in parte nel bosco, ora spoglio per la stagione, con belle vedute sul lago San Martin e nella zona ci sono parecchie pareti rocciose dove nidificano i condor.

Panorama dall'alto della condorera 1
Il nostro viaggio prosegue a nord alla ricerca di un clima piu’ mite, infatti facciamo sempre piu’ fatica a lasciare le stufe calde delle estancias; con rammarico dobbiamo saltare il selvaggio parco nazionale “Perito Moreno” su confine col Cile perche’ chiuso per il periodo invernale, ma ci ritorneremo.

 

lunedì 12 maggio 2014

Parco Nazionale Los Glaciares nord (reg. Santa Cruz) - ARGENTINA



A Robert nostro amico scomparso tragicamente il 02 aprile 2014
Fitz Roy visto dalla laguna de los tres

Hola a todos,
eccoci a “El Chalten” la capitale argentina dei trekkers dove si trovano le mitiche montagne “Fitz Roy” e “Cerro Torre”; questo piccolo paesino abitato da circa  700 persone e’ nato solo nel 1985 e voluto dai politici argentini per la rivendicazione dei confini col Cile. Infatti il Cile e l’Argentina per molti anni hanno discusso per una linea di confine finale lungo la catena andina e solo da poco hanno definito il tutto. Siamo fuori stagione quindi pochi negozi aperti e tutto molto piu’ tranquillo, il clima e’ abbastanza fresco ma non c’e’ vento e riusciamo a fare tutti i nostri trekking previsti sempre accompagnati da buon tempo: che fortuna!

Cerro Fitz Roy mt. 3.405
Il “Cerro Chalten” come era chiamato dagli indigeni (significa montagna di fumo perche’ spesso avvolta nella nebbia) venne scalato per la prima volta nel 1952 dall’alpinista francese Lionel Terray accompagnato da Guido Magnone e dall’altrettanto grande alpinista Jacques Poincenot che mori annegato nel fiume “Las Vueltas”.  Montagna patagonica andina, come il Cerro Torre, di difficile ascesa per le condizioni climatiche spesso estreme.

Salendo verso il lago "de los tres"
Che fortuna aver visto il Fitz Roy con questa GRAN giornata



Cerro Torre mt. 3.102
Questa torre, che da ogni lato ha minimo 900mt di granito verticale, e’ conosciuta nel mondo intero per la prima salita, tanto discussa, del nostro alpinista italiano Cesare Maestri.
Nel 1959 la spedizione italo-austriaca formata da Cesare Maestri, Cesarino Fava (che rimane al campo base per supporto) e Toni Egger parte per la salita al Torre e durante la discesa quest’ultimo muore travolto da una valanga portando via con se la macchina fotografica unica prova del successo. Maestri racconta di aver raggiunto la cima  il 31 gennaio ma in seguito le contraddizioni sulla descrizione della salita, la mancanza di prove fotografiche e di tracce sulla parte alta della parete danno vita a seri dubbi della veridicita’ dell’ascensione ed e’ motivo di discussione tra chi ci crede e non.
Maestri ritorna al Torre nel 1970 (mosso dai dubbi sulla salita del 1959 ed a seguito dell’affermazione di Mauri alla stampa di ritorno da un ennesimo tentativo fallito dicendo “torno dall’inviolato Cerro Torre” mettendo in discussione la salita del ‘59) salendo per una nuova via, portando con se un martello compressore di circa 200kg per attrezzare la parete, giungera’ fino al termine della parete rocciosa senza salire il fungo di ghiaccio terminale della montagna (secondo Maestri il ghiaccio non faceva parte della montagna) – anche in questo caso ci furono polemiche. Ad oggi il compressore rimane appeso sulla parte alta della via mentre i chiodi a pressione sono stati tolti da 2 alpinisti americani solo 2 anni fa dando vita, a loro volta, ad un’accesa discussione in paese perche’ secondo alcuni non si doveva toccare nulla perche’ parte della storia, invece secondo altri andrebbe portato via anche il compressore. Noi venuti a conoscenza della vicenda abbiamo  chiesto ai guardiaparco di poter vedere i chiodi a pressione ed in cambio di un pacchetto di buoni spaghetti integrali italiani  hanno esaudito il nostro desiderio.
Prima ascensione indiscussa al Cerro Torre il 13 gennaio 1974 dai nostri ragni di Lecco: raggiunsero la vetta Daniele Chiappa, Mario Conti, Casimiro Ferrari e Pino Negri.
Abbiamo fatto il bel trekking che raggiunge la laguna Torre con gran vista sul Cerro Torre

Vista del Torre e del Fitz Roy dal mirador


Loma del pliegue tumbato  mt. 1.490
Non ancora soddisfatti di quanto visto abbiamo fatto l’ultimo trekking su questa sella con vista a 360gradi e gran sole, grazie "El Chalten" 

abbiamo anche pestato un bel po' di neve, ma siamo felici!

ed in ultimo festeggiamo con una buona birra rossa locale dal nostro amico Juan alla cafeteria "El Mirador", da notare la ns foto sul desktop del pc,  prima di riprendere il nostro viaggio verso il lago San Martin. Hasta luego.



 





giovedì 8 maggio 2014

Foto curiose mese di APRILE 2014

Alcune foto curiose scattate del mese di APRILE 2014:

Siamo a "El Calafate" in Argentina ed abbiamo trovato questa paninoteca che fa panini davvero particolari, diciamo GIGANTI. Scegliendoli sulla lista del menu ci sembravano un po' cari, ma quando ce li hanno portati abbiamo capito. Grossa fame? Venite da "Pamperito"!











Se ne incontrano davvero tanti lungo la strada, in ricordo della defunta "Deolinda Correa": una leggenda  narra che durante le guerre civili del 1840 la donna seguisse a piedi il battaglione del  marito attraverso desolati territori portando cibo, acqua ed il proprio figlioletto con se. Terminate le provviste la donna mori' di stenti e quando la ritrovarono il bambino era ancora vivo e stava succhiando il latte dal seno materno. Ora e' considerata una beata che sembra anche fare miracoli agli ammalati e la gente le lascia bottiglie di acqua per dissetarla. E' stato costruito un santuario dove a Pasqua, 1 maggio ed a Natale vi si recano piu' di 200.000 pellegrini.