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Cerro Inca Huasi mt. 6.638 |
Hola Amigos,
questa bella
avventura inizia a “las tres piedras” un piccolo alpeggio sperso tra le
montagne a circa 3.200mt dove andiamo per trascorrere alcuni giorni a camminare
… pensando di essere soli al mondo; invece di notte sentiamo delle voci e
conosciamo cosi Cristina e Nico
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Cristina e Nico |
al
rientro da una camminata di acclimatamento (hanno piazzato la tenda all’interno
dell’alpeggio quindi non visibile dall’esterno). Lei di Pamplona – Spagna
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e lui di Buenos Aires ma ora
trasferitosi in Spagna per amore, sono qua alcuni giorni per acclimatarsi per
la salita al vulcano Inca Huasi (casa dell’Inca) e come si dice a pelle
facciamo subito amicizia. L’indomani invito a cena nella nostra casina e giorno
successivo con Loris acclimatamento alla punta Baya di mt. 5.205, una salita di
circa 2.000mt di dislivello. Alla sera, davanti ad un buon piatto di pasta,
propongono a Loris di tentare con loro la salita al vulcano e senza pensarci
troppo la risposta e’ SI! Veramente in questo viaggio l’idea di Loris era di
salire l’Aconcagua (montagna più alta del Sudamerica di mt. 6.962) ma visto lo
spropositato aumento del permesso di salita che da circa 300 dollari e’ passato
a 1.000 dollari (???!!!)
ha deciso di NON FARLO - ecco quindi
un’occasione per salire un 6.000
in invernale poco frequentato.
Ma ecco che vi
raccontiamo le nostre avventure giorno per giorno.
Mercoledì 3 settembre
Ritrovo a “Las
Grutas” frontiera argentina a quota 4.000mt di altitudine, verso il bellissimo
“paso San Francisco” che porta in Cile, e poi trasferimento con la Toyota al campo base a quota 4.600mt.
Loris
purtroppo si sta ammalando con mal di gola ed influenza e quindi subito
medicine per risistemarlo.
Giovedì 4 settembre
Bella giornata di
sole ma molto ventosa… sarà il vento che deciderà la buona riuscita della
salita in vetta. Carmen, Cristina e Nico salgono con materiale e cibo fino a
quota 5.200mt mentre Loris rimane a riposo.
Venerdì 5 settembre
Anche oggi molto
ventoso. Loris sale con materiale fino a quota 5.500mt, Carmen rimane a campo
base mentre Nico e Cristina salgono con la tenda a quota 5.200mt. Al rientro
verso il campo base Loris viene scaraventato a terra da una raffica di vento:
col re non si scherza proprio!
Sabato 6 settembre
Oggi tutti fermi
per forte vento.
Domenica 7 settembre
Saliti tutti e 4 a quota 5.691mt dove viene
allestito il campo 1 per l’attacco alla vetta, fortunatamente oggi il vento ci
da tregua permettendoci cosi di piazzare la tenda egregiamente ossia legata a
pietrone per far si che non voli via. Per un miglior acclimatamento l’ideale
sarebbe riposarsi qua un giorno intero ma le previsioni meteo dicono che domani
e’ l’ultimo giorno meno ventoso e quindi si decide di tentare la punta.
Lunedì 8 settembre
Carmen rimane al
campo 1 felice per la quota raggiunta di
5.691mt,
mentre gli altri 3 iniziano la salita verso le 5.30 che si fa
subito difficile perché molto ripidi i primi 600mt; Cristina a quota 5.900mt
decide di rinunciare e rientra al campo 1 mentre Loris e Nico proseguono
lentamente con difficoltà. Dopo circa 7,5ore di cammino e col vento che si fa
sentire
alle ore 13.00 raggiungono la
vetta del vulcano “Inca Huasi” a quota 6.638mt con grande felicità di
entrambi;
qualche foto ricordo
e subito inizio della discesa perché
il vento e’ sempre più forte. Arrivo al campo
1 verso le 17
e subito in tenda nei sacchi a pelo, il vento sembra strappare
tutto e continuerà cosi fino all’indomani al rientro al campo base.
Martedi 9 settembre
Dopo una notte in
bianco, con la sensazione di essere dentro ad una lavatrice con
centrifuga, ai primi raggi del sole
iniziano le complicate operazioni di smontaggio della tenda (ci vorranno ben 3
ore) accompagnati da un fortissimo vento che sembra proprio voglia strappare
tutto (infatti romperà la tenda di Nico rendendola inutilizzabile). Anche la
discesa, che senza vento sarebbe una bella
e panoramica passeggiata, si rivela molto dura ed e’ una continua lotta per rimanere in piedi coi nostri pesanti
zaini.
Finalmente alla
sera siamo al rifugio di “Las Grutas” a
quota 4.000mt vicino al caminetto scoppiettante a mangiare polenta e salsiccia
cucinata da Nico ed a brindare con una buona birra la nostra avventura conclusasi per il meglio e alla
nostra nuova e bella amicizia.
Ed ora un meritato riposo alle terme di Fiambala’.