Hola a todos
nuestros Amigos,
questo post e’ dedicato interamente alle “estancias” che abbiamo
visitato nei dintorni del Paine prima di entrare nel Parco Nazionale Torres del
Paine; infatti abbiamo voluto curiosare le piste fuori dai confini del parco
che abbiamo poi scoperto avere dei paesaggi per noi INCANTEVOLI. Riassumiamo
quanto visto per estancia:
Estancia “LAZO”
vista sui corni del Paine |
La si raggiunge con
una buona pista di circa 26km che costeggia in parte il lago Sarmiento con GRAN
VISTA sul massiccio del Paine, da qua pero’ le mitiche torri si intravedono
appena mentre si ha una vista completa sui corni.
L’estancia si trova in riva
alla “laguna verde” che col suo nome dice gia’ tutto: posizione incantevole e
servizio top con cavalcate a cavallo e osteria con alloggio, vitto e caminetto
acceso; il menu del giorno proponeva risotto con champignons e di secondo
salmone, ma ahime’.. per le nostre tasche era troppo e ci
siamo dovuto
accontentare della nostra cenetta a base di spaghetti in cellula. D’altronde se
si vuole viaggiare tanto i sacrifici da fare sono tanti! Abbiamo spiegato al
gestore la nostra etica del viaggio e simpaticamente ci ha permesso di stare
sui suoi terreni gratuitamente, ci siamo cosi parcheggiati su un bel pratino
verde vicino al rio con vista sul Paine.
che vento!! |
L’indomani abbiamo
fatto il trekking di circa 13km tra i
laghi con costante vista sui maestosi corni: molto ma molto bello.
Estancia “LAS CHINAS”
Maria ai fornelli |
Visto che siamo un
po’ sadici e vogliamo ancora aspettare ad assaporare il Paine decidiamo di
seguire fino in fondo la ruta 9, ma ecco che pochi km prima parte un’altra pista che ci ispira, in un’ampia valle con
vegetazione bassa che ci ricorda molto la Mongolia, e noi prontamente la
seguiamo fino all’estancia “Las Chinas”. Sorpresa, perche’ si vedono le torri,
e qua conosciamo Maria, la compagna del mezzadro che gestisce la fattoria, che
ci dice essere i primi viaggiatori arrivati qua col proprio mezzo e ci parla
della “Ciudadela” come se noi la conoscessimo… ma cos’e’? Ci spiega che con una
camminata di circa 2ore la si raggiunge e ci dice essere una cima con delle
pietre (?!). Decidiamo di andare subito a vedere visto che c’e’ il sole ed alle
17,30 eccoci arrivati alla meta, a circa 1.100mt, e davanti ai nostri occhi si
apre questo spettacolo: un comprensorio di rocce granitiche di varie forme,
dimensioni e disegni
che sembrano proprio essere una piccola citta’ a quest’ora
bruciata dalla bella luce del tramonto.
Vista a 360gradi molto particolare, anche
sulla bella catena montuosa “Sierra Baguales” che visiteremo nei prossimi
giorni.
pezzettino di femore di dinosauro |
stretching col micio |
Estancia “LA CUMBRE”
Lasciamo la nostra
cara Maria e partiamo per l’altra valle che fin da subito e’ meravigliosa con
enormi montagnoni dorati e catene di roccia colorate, caspita da non crederci,
la tipica pista panoramica da viaggio!
Risaliamo tutta la
valle fino a raggiungere l’estancia "la Cumbre"
che ci accoglie con una gran quantita’ di
bestiame
e due colli che a piedi portano
in Argentina. Rimaniamo in zona 3 giorni con un gran punto tappa per la notte
e ci inventiamo 2
bei trekking nella zona, anche grazie alle belle giornate di sole che ci
lasciano increduli visto che tutta l’estate patagonica ci ha accompagnato con
una meteo pazzerella.
Il primo trekking
lo facciamo alla Sierra Baguales, in compagnia dei condor andini, delle aquile e
dei guanaco,
condor andino |
risalendo i pendii e portandoci alla base dell’enorme parete
rocciosa.
Lungo il percorso
incontriamo anche diversi bei laghetti.
Con sorpresa da qua
vediamo di fronte a noi il vulcano gia’ visto nel trekking alla Ciudadela e
decidiamo essere la meta del ns trek del giorno successivo, nei pressi
dell’estancia incontriamo una guida cilena con dei turisti e ci informiamo subito
sul nome della montagna: “La teta de las Chinas”.
L’indomani saliamo
verso la nostra meta e con sorpresa troviamo anche qua strane formazioni
rocciose come nella “ciudadela”
gran panorama
salendo il terreno
diventa vulcanico e dopo poco raggiungiamo la vetta
enormi muraglioni naturali
bella prospettiva
Estancia “LA PORFIADA”
Terza ed ultima
valle laterale dei dintorni del Paine che risaliamo alla sera con la bella luce
del tramonto, la pista da subito tortuosa si snoda al di sopra di un canyon
scavato dal fiume “zamora” ed alla nostra destra abbiamo di nuovo alte
montagnone di origine vulcanica.
Jose' il gaucho |
Arriviamo all’estancia La Porfiada con gran
panorama sulla valle che va in Argentina e piu’ tardi facciamo conoscenza col
gaucho Jose,’ ed i suoi 5 cani, che da subito, anche se timidamente, ci
accoglie con affetto ed alla sera dopo cena andiamo da lui a chiacchierare
vicino alla sua bollente ma favolosa stufa a legna.
L’indomani ci
svegliamo con una giornata stupenda e -3,5gradi e decidiamo di fare un trekking
lungo la valle vista il giorno prima, ma ahime’.. da subito ci aspetta un guado
ghiacciato che attraverso a denti molto
stretti.
Qua da pochi giorni
e’ iniziato l’autunno, le giornate si accorciano velocemente e gli alberi
diventano multicolori.
Bella vista
tutt’attorno
e ancora
Alla sera di
ritorno dal trekking decido di cucinare una minestra anche per Jose’ e lui
prontamente mi offre la sua cucina; sara’ un’ottima cena a base di zuppa ci verdure e pane fresco cucinato da lui nel
pomeriggio per noi e come finale cappuccino offerto da Loris in bustina che
Jose’ meravigliato assaggera’ per la prima volta. Discorriamo un po’ di tutto e
noi siamo davvero felici per il nostro livello raggiunto del castigliano
perche’ riusciamo a capire abbastanza bene ma soprattutto a fare noi discorsi:
evviva!
L’indomani
salutiamo Jose’, che ci vorrebbe ancora li con lui per qualche giorno, e
riprendiamo il nostro viaggio di discesa con tappa alla bella cascata del “Rio
de las Chinas” che e’ contornata da strane formazioni vulcaniche.
Oramai ci siamo... Torri del Paine arriviamo!